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Libri antichi con illustrazioni meccaniche e orologio da tasca.

Le tappe della nostra storia
270 anni di storia

Sin dal 1755, l’arte orologiera si traduce in una continua ricerca dell’eccellenza. Al di là di questa gloriosa storia, ci sono molte storie da raccontare.

Un libro dall’aspetto vissuto con l’etichetta “New York” accanto a un orologio da polso vintage su documenti scritti a mano.

Le pietre miliari della nostra storia

Visionari audaci e determinati: questi uomini hanno costruito le fondamenta di una storia ininterrotta fino ai giorni nostri. La loro eredità è al centro dell’approccio di Vacheron Constantin e le loro personalità continuano a essere percepite anche oggi, nella ricerca dell’eccellenza, nello spirito innovativo e nel battito di ogni movimento prodotto dalla Manifattura.

Gli artigiani dell’eccellenza

L’immagine mostra tre ritratti di personaggi storici e un primo piano del meccanismo di un orologio.

1755 – Gli albori

Nel 1755, il maestro orologiaio ventiquattrenne Jean-Marc Vacheron ufficializzò l’assunzione del suo primo apprendista, esprimendo la volontà di tramandare le proprie competenze. Questo contratto può quindi essere considerato il “certificato di nascita” della Maison, che vale a Vacheron Constantin il titolo di Manifattura orologiera più antica, attiva ininterrottamente sin dalla sua fondazione.

 Nell’aprile del 1819, dalla collaborazione tra il maestro orologiaio e nipote del fondatore, Jacques Barthélémi Vacheron (1787-1864), e l’esperto uomo d’affari François Constantin (1788-1854), la Maison fu ribattezzata Vacheron et Constantin.

Logo con la citazione “270 anni di fare meglio, se possibile. Ed è sempre possibile’’.

1819 – La nascita di una collaborazione

I due uomini condividevano l’interesse per gli orologi sofisticati e complicati. François Constantin aveva uno spiccato senso degli affari che, nel corso dei viaggi che per trent’anni effettuò per conto la Maison, gli permise di accedere a numerosi nuovi mercati. Il 5 luglio del 1819, da Torino, François Constantin scrisse al suo socio Jacques Barthélémi Vacheron una missiva che conteneva la frase destinata ad affermarsi come la filosofia della Maison:

 “Fare meglio se possibile, ed è sempre possibile”.

Macchina utensile per il miglioramento della produzione.

1839 – Innovazione e progresso tecnico

Vacheron Constantin assunse un genio dell’ingegneria orologiera, Georges Auguste Leschot, incaricato di sviluppare strumenti di lavorazione per migliorare la qualità della produzione. Tra le sue numerose invenzioni, nel 1839 adeguò il pantografo all'orologeria, consentendo la produzione standardizzata e la riproduzione in scala di parti e componenti del movimento. Questo rese possibile garantire una qualità uniforme nella produzione in serie e l’intercambiabilità delle parti. Nel 1844 gli fu conferito il prestigioso Prix de la Rive di The Arts Society per “la scoperta più importante per l’industria ginevrina”.

La croce di Malta, emblema della Maison.

1880 – La nascita del logo con la croce di Malta

Nel 1880 la croce di Malta divenne ufficialmente l’emblema della Maison. Questa scelta fu ispirata dal design di un componente del movimento montato sul coperchio del bariletto, che garantiva uno srotolamento più costante possibile della molla e, di conseguenza, una maggiore precisione nella misurazione del tempo. 

 Il simbolo della croce di Malta di Vacheron Constantin è depositato presso l’Istituto federale svizzero della proprietà intellettuale con sede a Berna.

Una storia ininterrotta

L’immagine ritrae la prima boutique Vacheron nel centro di Ginevra.

1906 – Dalla prima boutique...

All’inizio del XX secolo Vacheron Constantin ricevette ordini di orologi da personalità del calibro della regina Maria di Romania, dei fratelli Henry e William James e del principe Vittorio Napoleone, nipote di Girolamo Bonaparte.

 Il 1° agosto 1906 Vacheron Constantin inaugurò la sua prima boutique nel centro di Ginevra, per esporre i suoi orologi di lusso in una cornice all’altezza.

Il nuovo edificio contemporaneo di Vacheron Constantin a forma mezza croce di Malta.

2004 – ...a una nuova Manifattura

Il 9 agosto 2004 Vacheron Constantin si stabilisce nella nuova Manifattura presso Plan-les-Ouates. 

Progettato dal celebre architetto Bernard Tschumi, l’edificio contemporaneo a forma di una mezza croce di Malta riunisce sotto lo stesso tetto la direzione, l’amministrazione e gli atelier.

Meno di 10 anni dopo, nell’ottobre del 2013, la Maison ha inaugurato un nuovo stabilimenti a Le Brassus, nel cuore della Vallée de Joux.

Tre eleganti segnatempo, tra cui due orologi da polso con cinturini neri e un orologio da tasca in oro, esposti su una superficie di marmo scuro.

Movimenti e calibri d’eccezione

Per oltre due secoli, Vacheron Constantin ha esplorato tutti gli aspetti dell’orologeria, dai regolatori a tourbillon alle indicazioni astronomiche; dagli orologi con suoneria ai cronografi. Il savoir-faire della Maison si estende anche alla realizzazione di calibri ultra-sottili e all’arte dei movimenti scheletrati con lavorazioni traforate.

La misurazione precisa del tempo

L’immagine mostra due orologi da tasca in oro con quadrante bianco.

1819 – cronografo e precisione

Gli orologi per la misurazione precisa di intervalli di tempo, usati inizialmente nelle osservazioni astronomiche, acquisirono popolarità nel XIX secolo grazie all’aviazione, ai contesti militari e alle competizioni sportive. A partire dal 1819 con il suo meccanismo dei secondi morti, e in seguito con il suo primo cronografo, registrato nel 1874, Vacheron Constantin partecipò attivamente allo sviluppo di questo settore con modelli come il cronografo Cornes de Vache nel 1955. Più recentemente, il cronografo Overseas 2015 era dotato di un movimento di manifattura che recava il punzone di Ginevra.

Il cronografo rimane una delle complicazioni meccaniche più popolari di Vacheron Constantin.

Orologio da tasca in oro con quadrante bianco, numeri arabi neri e contatore dei piccoli secondi nella parte inferiore.

1907 – cronometria e affidabilità

Nel corso del XIX secolo, l’ascesa delle competizioni cronometriche in molti paesi europei stimolò gli orologiai a migliorare le loro prestazioni per competere per prestigiosi premi. Vacheron Constantin partecipò fin dall’inizio alle competizioni di cronometria dell’osservatorio di Ginevra, ottenendo riconoscimenti che aprirono la strada a un secolo di record.

Nel 1907, la Manifattura presentò il Chronomètre Royal. Questo esemplare spettacolare offriva un livello di precisione e affidabilità che lo portò al successo internazionale.

Orologio da tasca in oro vintage con molti nomi di città e quadrante di 24 ore.

1932 – Rispondere alle esigenze dei viaggiatori

Nel 1932 Vacheron Constantin collaborò con Louis Cottier per creare il primo orologio con sistema Cottier, l’Heure Universelle. Questa nuova complicazione, brevettata nel 1931, rispondeva perfettamente all’evoluzione della comunicazione e dei trasporti. Lanciato come Ref. 3372, l’esclusivo movimento meccanico di questo modello permette la visualizzazione di 24 fusi orari mediante un disco che ruota intorno al quadrante centrale, e una lunetta esterna sulla quale si leggono i nomi delle 31 principali città del mondo.

Innovazione costante e sfide tecniche

L’immagine mostra il modello ultra-piatto Referenza 4261, con cinturino marrone e numeri argentati.

1943 – Ripetizione minuti ultra-piatto 4261

La referenza 4261 rappresenta un’importante pietra miliare per gli orologi con suoneria della Maison. Con questa creazione dei primi anni Quaranta, Vacheron Constantin non si limitò a raccogliere la sfida tecnica della ripetizione minuti. La Maison si spinse oltre, creando un calibro ultra-piatto da record, spesso solo 3,2 mm. Alloggiata in una cassa di 5,25 mm di spessore e 36 mm di diametro, questa creazione è uno dei modelli leggendari della Maison, nonché un esemplare raro.

Un movimento di orologio in oro accanto a una moneta argentata da 20 centesimi di franchi svizzeri, con un cinturino in pelle nera parzialmente visibile.

1955 – Calibro ultra-piatto 1003

In occasione del suo bicentenario, Vacheron Constantin riaffermò la sua vocazione nella creazione di orologi eleganti e presentò l’orologio da polso più sottile mai creato, composto da 117 componenti e dotato del leggendario Calibro 1003 da 9’’’, spesso 1,64 mm e ancora oggi uno dei movimenti meccanici a carica manuale più sottili al mondo.

Nel 2015, il calibro 1003 è stato rivisitato e riproposto in oro.

Orologio con cinturino in pelle nera, carrure in argento e meccanismo aperto.

1994 – Meccanismi scheletrati

La scheletratura è considerata dagli intenditori una complicazione orologiera. Questa tecnica, che consiste nel traforare i componenti di un movimento meccanico senza comprometterne l’affidabilità, è un’operazione estremamente complessa che richiede competenze altamente sofisticate, padroneggiate solo da pochi artigiani orologiai.
Vacheron Constantin è una delle rare manifatture oggi in grado di creare calibri traforati complessi come calendari perpetui e movimenti ultra-piatti.

La tecnicità al servizio del design

Orologio di lusso con quadrante argentato, cinturino in pelle nera e indicazione digitale delle ore nella parte superiore.

1996 – Indicazioni speciali

Gli orologi con ore saltanti, apparsi nel 1824, erano inizialmente progettati per facilitare la leggibilità. Oggi, questa complicazione dell’indicazione dell’ora è spesso associata ai minuti retrogradi, in cui la lancetta dei minuti si muove in un arco che va da 0 a 60, prima di tornare al punto di partenza e riprendere il suo interminabile conteggio.
Lanciato nel 1996, il “Saltarello” è un esempio sorprendente di questo approccio, caratterizzato da una combinazione di funzioni che è diventata una pietra miliare dell’universo tecnico di Vacheron Constantin.

Un orologiaio assembla un movimento complesso di orologio con contatori blu e fondello smaltato dal design elaborato.

2005 – Espressione artistica senza limiti

Il Calibro 2460 G4, creato nel 2005 e utilizzato da allora, è dotato di quattro dischi che indicano rispettivamente ore, minuti, giorni e date. Posizionate in modo simmetrico intorno alla periferia del quadrante, le aperture per la lettura dell’ora e del calendario lasciano ampia libertà di espressione all’artigiano, poiché i capolavori in miniatura non devono necessariamente avere lancette o numeri. 

Per questo spesso questo movimento viene scelto per gli orologi della collezione Métiers d’Art.

Antico movimento di un orologio da tasca con dettagli elaborati e incisioni in oro.

Creazioni iconiche

La tradizione di Vacheron Constantin si fonda su segnatempo eccezionali, ognuno dei quali è una miscela unica di arte e innovazione orologiera, che ha dato vita al patrimonio leggendario della Maison dal 1755.

UN’EREDITÀ INTRAMONTABILE

1755 – Il primo orologio da tasca realizzato da Jean-Marc Vacheron

Segnatempo e vanto della tradizione Vacheron Constantin, questo esemplare in argento, recante la firma “J.M Vacheron à Genève” sul movimento è l’unico segnatempo di cui si abbia notizia a identificare il fondatore della Maison mediante il nome.

Caratterizzato da uno scappamento a verga, l’esemplare presenta inoltre raffinate lancette in oro. Anche il ponte del bilanciere, l’elemento più in vista del movimento, riflette l’elevata maestria nell’esecuzione di delicati arabeschi. Gli standard rigorosi, sia sul piano tecnico che su quello estetico, plasmeranno progressivamente l’identità di Vacheron Constantin.

1824 – Un’incessante ricerca dell’eccellenza artistica

L’eredità di Vacheron Constantin dimostra come la Manifattura abbia sempre saputo combinare la creatività tecnica ed estetica. Sempre ispirata al mondo, la Maison ha dimostrato un profondo legame con le arti e la cultura attraverso collaborazioni e partnership.
Emblema della Belle Haute Horlogerie, la Manifattura realizza segnatempo che incarnano l’innovazione e l’arte. Grazie alla loro passione e al loro savoir-faire, i nostri esperti orologiai e maestri artigiani hanno il dono di creare emozioni, raccontare storie e condividere una visione artistica.

1918 – La maestria della tecnica

Vacheron Constantin detiene il titolo di manifattura orologiera più antica con una storia ininterrotta, costruita in 270 anni di savoir-faire. Dietro la semplicità d’uso, gli orologi della Maison nascondono meccanismi straordinariamente complessi. Le complicazioni e le caratteristiche sono numerose: orologi con suoneria, tourbillon, indicazioni speciali, complicazioni astronomiche...
La manifattura ha costruito la sua reputazione fondendo la tradizione senza tempo con l’innovazione all’avanguardia e unendo la maestria orologiera a un design d’eccezione per trasformare ogni segnatempo in un capolavoro.

Creazioni femminili

Orologio da polso in oro ornato da una lunetta tempestata di diamanti e da un delicato quadrante bianco.

1889 – Uno dei primi orologi da polso femminili

Le donne iniziarono presto a interessarsi all’orologeria, spesso per adornare i loro abiti con orologi concepiti come gioielli. Questo orologio da donna del 1889 è uno dei primi orologi da polso prodotti in serie. Il suo avvento fece scalpore, anche se l’orologio da tasca non avrebbe temuto rivali fino all’inizio del XX secolo. 

La Maison ha privilegiato le creazioni femminili come campo di espressione, affrontando costantemente la sfida di fondere uno stile senza tempo con le tendenze della moda per accompagnare l’evoluzione del ruolo della donna.

Un lussuoso orologio da polso tempestato di diamanti con quadrante rettangolare e bracciale in oro con dettagli elaborati.

1979 – Kallista, una splendida impresa

Plasmato a partire da un lingotto d’oro di un chilogrammo e impreziosito da 118 diamanti per un totale di 130 carati, il modello Kallista, “il più bello” in greco, rientra nel novero delle creazioni orologiere più scintillanti. Ben cinque anni sono stati necessari per assemblare tutti i diamanti taglio smeraldo e oltre 6.000 ore di lavoro per completare questa meraviglia. 

Un anno dopo, la Maison lancia l’iconico “Kalla”, che ha ispirato il “Grand Lady Kalla” del 2024.

Un lussuoso orologio da polso con quadrante con satinatura soleil, lunetta tempestata di diamanti e complicazione delle fasi lunari.

2020 – La nuova musa orologiera

Nel 2020 Vacheron Constantin lancia una nuova collezione dedicata alle donne, all’incrocio di due mondi: l’Alta Orologeria e la Alta Moda, interpretate attraverso lo spirito della maestria artigianale, della precisione, dell’eccellenza e della bellezza.

Classico, con un tocco di malizia per esprimere lo stile della donna moderna: stimolante, indipendente e carismatica.

La collezione è tornata nel 2024 con una collaborazione innovativa e creativa tra Vacheron Constantin e il talento “One of Not Many”, Yiqing Yin.

Segnatempo iconici

Un elegante orologio da polso con quadrante argentato, numeri arabi e cinturino in pelle marrone, indossato al polso.

1921 – American 1921

Questo avanguardistico orologio da polso con cassa di forma coussin sfalsata è stato prodotto per il mercato americano durante i ruggenti anni Venti. L’ora può essere letta a colpo d’occhio grazie a un quadrante in smalto bianco con 11 numeri arabi, una scala dei minuti e i piccoli secondi. In linea con lo spirito anticonformista degli anni Venti, questo orologio emblematico riflette il carattere creativo e artigianale di Vacheron Constantin.

È stato reimmaginato nel 2008 con il lancio dell’Historiques American 1921.

Un cronografo da polso in oro con quadrante bianco e cinturino in pelle marrone, tenuto in mano.

1955 – Historiques Cornes de Vache

Presentato nel 1955, il modello Cornes de Vache, così chiamato per la forma caratteristica delle anse, si afferma rapidamente come uno dei cronografi emblematici della sua epoca. Realizzato in edizione estremamente limitata, diventa uno dei modelli più ricercati della Maison.

Nel 2006 Vacheron Constantin ha lanciato la Collezione Historiques, che mette in luce il patrimonio tecnico ed estetico della Manifattura attraverso la reinterpretazione contemporanea di modelli emblematici, tra cui la riedizione di questo straordinario segnatempo.

Un orologio da polso di lusso in oro con bracciale integrato, indossato al polso.

1977 – La grande avventura del 222

Questo modello viene lanciato nel 1977 in omaggio al 222° anniversario della Maison. La cassa monoblocco montata sul bracciale presenta una lunetta a forma di oblò fissata con viti, garanzia di grande resistenza all’usura in ambienti ostili. Grazie alle sue caratteristiche uniche, questo esemplare iconico diventerà uno dei modelli più riconoscibili di Vacheron Constantin, e sarà presentato nella collezione “Historiques” nel 2022 nella versione in oro e in acciaio nel 2025.

Un orologio da polso di lusso con quadrante nero, cassa in oro e cinturino in pelle.

2018 – La collezione Fiftysix

Fiftysix: un nome e una data che evocano un iconico modello di Vacheron Constantin risalente al 1956. Ideata come una collezione, non solo come un modello, l’estetica del Fiftysix è “retro-contemporanea” e combina elementi vintage, come le anse integrate, con codici estetici moderni, come una corona affusolata che si fonde con la carrure e un quadrante a settori per una leggibilità ottimale.

La collezione Fiftysix si distingue per l’audace cassa ispirata all’emblema della croce di Malta della Maison, presente anche sulla massa oscillante in oro rosa traforato.

Record mondiali

Un orologio da tasca complesso con molteplici contatori su una superficie di marmo.

2024 – Les Cabinotiers, The Berkley Grand Complication

Vacheron Constantin presenta l’orologio con più complicazioni al mondo. Con 63 complicazioni orologiere e 2.877 componenti, supera il precedente record stabilito dalla Maison con la referenza 57260 nel 2015. Frutto di 11 anni di sviluppo, questo segnatempo unico nel suo genere si distingue per il suo autentico calendario perpetuo cinese. Data le peculiarità del ciclo complesso e irregolare di questo calendario lunisolare, la programmazione meccanica del calibro 3752 di manifattura fino al 2200 è una vera impresa orologiera.

Orologio di lusso con quadrante scheletrato dotato di elaborate complicazioni meccaniche.

2019 – Twin Beat

Quando viene indossato, il Traditionnelle Twin Beat calendario perpetuo batte ad alta frequenza, in linea con lo stile di vita moderno, indicando sul quadrante le ore, i minuti, la data, il mese, il ciclo degli anni bisestili e la riserva di carica. Tuttavia, il calibro 3160 QP, appositamente sviluppato per questo modello, è dotato di due oscillatori selezionabili, che oscillano a 5 Hz (modalità attiva) e a 1,2 Hz (modalità stand-by) e che conferiscono all’orologio una riserva di carica di 65 giorni con lo stesso volume di un calendario perpetuo normale.

Orologio da polso di lusso Vacheron Constantin con complicazioni elaborate e cinturino in pelle nera.

2017 – Celestia Astronomical Grand Complication

Il Celestia Astronomical Grand Complication 3600 a due quadranti unisce l’astronomia e l’arte orologiera in una composizione in oro bianco celestiale. Sul quadrante anteriore e su quello posteriore dell’orologio sono presenti ben 23 complicazioni da record, che offrono tre modalità di lettura dell’ora – civile, solare e siderale – ognuna delle quali è azionata da un proprio ruotismo. Incarnazione della raffinatezza tecnica, il nuovo calibro completamente integrato di 514 componenti misura appena 8,7 mm di profondità, mentre i suoi sei bariletti garantiscono tre settimane complete di autonomia.

Un lussuoso orologio da polso in oro dal quadrante ricco di complicazioni, con tourbillon e indicatore delle fasi lunari.

2005 – Tour de l’île

Questo capolavoro è presentato da Vacheron Constantin in occasione del 250° anniversario della Maison. Superlativo sotto ogni aspetto e riunendo in sé 16 grandi complicazioni, una prima assoluta, il Tour de l’île è l’orologio da polso double face più complicato di sempre prodotto in serie. Soltanto sette esemplari verranno realizzati. L’orologio si aggiudicherà il Grand Prix de l’Aiguille d’or al Grand Prix d’Horlogerie de Genève.

Due orologi da tasca estremamente complicati con quadranti elaborati, molteplici complicazioni e caratteristiche astronomiche.
Orologio da tasca con numeri romani, su uno sfondo di ingranaggi intrecciati e linee astratte.

THE QUEST continua